Grazie al contributo di tutti voi che avete segnalato le Vostre opinioni. Parole come "vergogna", "una cosa di questo tipo non mi era mai capitata di vedere", Mai vista un'organizzazione di questo tipo, hanno un denominatore comune: il Disagio.
Ho spiegato a molti genitori nei miei giorni di turno di incontri che non tutto l'edificio scolastico era agibile. Per un motivo o per un altro molte classi erano chiuse a causa della colorazione delle aule o della mancanza di pulizia, o per l'occupazione delle Aule stesse.
Certo in questi giorni di disagio e di manifestazioni studentesche che talvolta sono arrivate allo scontro fisico pesante, si è trovato un modo, sicuramente più indovinato di altre scelte di Dirigenti Scolastici che hanno chiamato la DIGOS al primo tentativo di sommossa.
I Nostri Alunni, i Vostri Figli ci hanno chiesto di progettare una settimana particolare. La settimana dello Studente. Un luogo ed un tempo in cui Docenti e Studenti si confrontano su altri temi, anche attraverso la colorazione delle Aule. albarob, Priolo giovanni, Sebapie66, Genitore e altri che trovano spesso anche un piccolo pretesto per vedere il bicchiere sempre mezzo vuoto , sappiano che non è stato facile neanche per i docenti lavorare in queste condizioni. In effetti 3 aule libere in centrale era il massimo garantibile alle famiglie al posto di far rinviare tutto. Ubi Major...
Se lo desiderano la prossima volta vengano qui a progettare alternative all'occupazione con il comitato studentesco, il Collegio dei Docenti e la Dirigente Scolastica, si gettino nella pugna e anzicchè indignarsi da casa producano alternative concrete con noi. In centrale ho contato una ventina di genitori per un paio di giorni poi il nulla. Quindi 880 genitori dove erano? Il Rapporto Scuola-Famiglia come farlo funzionare altrimenti?
Prenderò queste idee come suggerimento e spunto per le prossime occupazioni a venire, che spero possano essere contenute da questa settimana studentesca che verrà progettata allo scadere di Novembre in altri termini e maggiore efficacia.
Prof. A. Pillitteri