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Lezione I A n1

Lezione prima A

17 ottobre 2016

Si esprime sia l'aspetto del coinvolgimento personale grazie all'azione dello Spirito Santo, sia l'aspetto dell'inserimento nella comunione ecclesiale.

Ovviamente, esiste soltanto una spiritualità Cristiana, il cui oggetto formale è l'evento del Cristo pasquale che, operando per mezzo dello Spirito, invita l'uomo a farne l'esperienza.

Rivista di Spiritualità e Mistica

www.mysterion.it

BERNARD MCGINN, L’avventura della mistica nel nuovo millennio ( È apparsa in inglese una versione abbreviata in: BERNARD MCGINN, “The venture of Mysticism in the New Millenium”, in New Theology Review 21 (2008) 70-79).

ROSSANO ZAS FRIZ S.I., Teologia spirituale, mistica e filosofia. (WILLIAM RALPH INGE, Christian Mysticism London: Methuen, 1899),

Il loro rapporto nella riflessione teologica Il loro rapporto nella riflessione teologica di Charles André Bernar di Charles André Bernard S.I.

In Rivista web semestrale di spiritualità e mistica edita dall’Istituto di Spiritualità e Mistica della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale - Sez. San Luigi - Napoli

ANNO 1 NUMERO 2 (2008) tre L’avventura della mistica nel nuovo millennio di Bernard McGinn

"W. R. Inge, ultimo decano di St. Paul’s a Londra, aprì le sue letture di Bampton del 1899 sulla mistica cristiana dicendo: «Nessuna parola, eccetto “socialismo”, è stata impiegata nella nostra lingua in modo tanto ampio come “mistica”» . Oltre tre secoli prima, Teresa d’Avila nella sua autobiografia ( TERESA DI AVILA, Vita, 1.10. ) diceva di «sperimentare in modo inaspettato una tale consapevolezza della presenza di Dio che io non potevo dubitare che egli era dentro di me o che io fossi completamente inghiottita in lui. Non si trattava propriamente di una visione; credo che si chiami teologia mistica» . Inge ha usato il termine mistica, una parola sconosciuta a Teresa e alla tradizione del cristianesimo delle origini che impiegava invece “contemplazione”, “rapimento”, “unione”, “deificazione” e “presenza divina” come modi differenti di esprimere la teologia mistica. Questo termine non indicava un esercizio accademico, ma piuttosto un modo di vivere dedicato al raggiungimento del contatto trasformativo con Dio. Tra S. Teresa e il decano Inge ci sono stati due significativi cambiamenti la cui rilevanza è piuttosto notevole per comprendere il significato di mistica o meglio dell’elemento mistico nella cristianità in questi primi anni del terzo millennio. Il primo passo era l’emergere, nella prima metà del XVII secolo, della categoria di “mistica” compresa non tanto come programma generale a livello spirituale radicato nelle credenze e nelle pratiche della vita cristiana, ma come una forma di esperienza interiore: una entità psicologica che poteva essere elevata a studio accademico . Questa visione psicologizzata e privatizzata della mistica sebbene sempre più sottoposta a discussione è ancora forte nella ricerca contemporanea. L’altro sviluppo che ha avuto luogo durante la seconda metà del XVII secolo era la reazione ecclesiastica contro la mistica che portò alla condanna del quietismo e alla marginalizzazione e alla incomprensione dell’elemento mistico nel cattolicesimo fino al XX secolo. Spenderò qualche parola in più su questo aspetto di fondo della mistica cattolica moderna".

(Conferenza pronunciata il 23 aprile 2008 nella Sezione San Luigi della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale (Napoli). Traduzione dall’inglese di Giulio Parnofiello S.I.)

MICHEL DE CERTEAU, “‘Mystique’ au XVII siècle: Le problème du langage mystique” in L’Homme devant Dieu. Mélanges offerts a Père Henri de Lubac, 3 voll. (Paris: Aubier, 1964) 2:267-91.