S. ANSELMO E L'ARGOMENTO ONTOLOGICO
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- Creato Mercoledì, 01 Ottobre 2014 16:11
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La fama di S. Anselmo d’Aosta è legata all’argomento ontologico o prova ontologicaper dimostrare l’esistenza di Dio, che egli espone in un’opera intitolata Proslogion.
Anselmo vuole dimostrare l’esistenza di Dio partendo dal solo concetto di Dio. Anche l’insipiente che dice che Dio non esiste ha però – secondo Anselmo – un concetto di Dio, visto che è impossibile negare la realtà di qualcosa che non si pensa neppure. E qual è il concetto di Dio ? E’ quello di un essere di cui non si può pensare nulla di maggiore. Se è così definito, allora Dio non può esistere solo nell’intelletto, nel pensiero, ma deve esistere anche nella realtà, in caso contrario si potrebbe sempre pensare che esista qualcosa più grande di Dio, il che è contraddittorio. L’argomento si fonda sul presupposto che ciò che esiste nella realtà sia maggiore, cioè più perfetto, di ciò che esiste nel solo intelletto. Molti anni dopo, anche S. Tommaso contestò l’argomento di S. Anselmo. Egli disse che l’argomento è valido solo se si presuppone già che l’essere perfettissimo esiste. Il problema non è di sapere se l’essere perfettissimo, in quanto tale, non possa fare a meno di esistere, ma di sapere se esso realmente esiste. In altri termini, è ovvio che, se si fosse già in Paradiso, si capirebbe che Dio non può non esistere; il problema è però sapere se esistano Dio e il Paradiso. Chi ha fede – dice ancora Tommaso – può ammettere che Dio è perfettissimo, ma c’è anche chi sostiene che Dio sia materia o corpo, ed ha quindi un concetto diverso di Dio. Inoltre non ne consegue che da un concetto se ne possa dedurre l’esistenza nella realtà : l’essenza di Dio rimane comunque inaccessibile alla ragione umana. NOTE BIOGRAFICHE Anselmo (1033-1109) nacque ad Aosta, fu abate del monastero di Bec in Normandia e poi arcivescovo di Canterbury dal 1093 fino alla morte.
Vanni Rovighi, Introduzione a Anselmo d’Aosta, “I filosofi”, laterza
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