Home Storia, Politica, Società Chi ha detto che non ci sono i soldi per…?
Chi ha detto che non ci sono i soldi per…? PDF Stampa E-mail
Scritto da Riccardo Cino V E   
Martedì 01 Febbraio 2011 08:48

 Si sente sempre più spesso in tv che i tagli che stanno mettendo alla gogna scuola, università, ricerca, centri sociali e quant’altro sono “giustificati dalla crisi”, che “il nostro paese sta facendo meglio di altri” e che l’attuale governo fa di tutto per “combattere i truffatori”. Analizzando alcuni dati ci si rende conto che queste affermazioni e giustificazioni vengono date solamente per tranquillizzare e mantenere la gente al proprio posto e che invece questi soldi non si vogliono trovare per incompetenza o/e per convenienza. L’Italia infatti ha un primato europeo di cui c’è poco da vantarsi: si evadono ogni anno 120 miliardi di euro. Ma cosa significa evadere?

Evadere vuol dire non pagare le tasse: i moderni sistemi di welfare sono configurati per cui ogni persona, ricca o povera che sia, deve pagare delle tasse in maniera proporzionale al suo reddito e alla sua possibilità di sostenere un carico fiscale, al fine di contribuire ad un’equa ridistribuzione del denaro a vantaggio delle classi più povere e disagiate garantendo alcuni servizi: l’assistenza sanitaria, la pubblica istruzione, l’indennità di disoccupazione, l’assistenza d’invalidità e di vecchiaia, l’accesso alle risorse culturali e la difesa dell’ambiente. Questi 120 miliardi di euro che vengono evasi annualmente in Italia sono l’equivalente di 5 finanziarie che potrebbero assicurare enormi miglioramenti nei campi in cui, soprattutto in questi ultimi anni, si spende sempre meno come l’istruzione e la ricerca. La politica gioca un ruolo importante in questo poiché l’evasione fiscale viene combattuta con norme antievasione che nel nostro paese sono poco presenti. La destra per esempio ha depenalizzato il falso in bilancio ma anche la sinistra in passato ha posto delle soglie molto alte per rendere punibile il reato di evasione fiscale. Evadere in Italia infatti è un reato solo se si supera la soglia di 77.000 euro di imposte evase per frode fiscale (ovvero se si dichiara di spendere di più di quello che si spende, ad esempio con false fatture) e di 103.000 euro per dichiarazione infedele (nel caso in cui si dichiara meno di quello che si guadagna ad esempio non facendo scontrini,fatture o ricevute). In Francia, un paese con popolazione ed economia simile al nostro paese è presente un’evasione che ammonta a 10-15 miliardi l’anno ovvero dieci volte minore alla nostra: qui, infatti, le dichiarazioni dei redditi vengono fatte on line (grazie alla norma sulla fattura elettronica del 2002) e con una burocrazia semplificata; le consulenze vengono messe a disposizione dal governo gratuitamente per mezzo di 17.000 esperti, mentre in Italia è molto complicato compilare una dichiarazione dei redditi e ciò è dimostrato dalla presenza di 110.000 consulenti nel paese; inoltre, in caso di evasione fiscale vengono imposte delle multe del 40% in più rispetto a quanto si sarebbe dovuto pagare e il procuratore della repubblica in Francia può decidere se avviare un’azione penale con una pena detentiva. Tutto questo permette di adottare politiche a vantaggio delle classi medie e basse ed infatti più si è in famiglia e meno tasse si pagano: una coppia con 2 figli di reddito medio paga la metà delle tasse che pagherebbe in Italia e vi sono detrazioni su babysitter e altre agevolazioni a favore delle famiglie. In Italia invece si applica la politica dei condoni, infatti, dal 1973 al 2010 vi sono stati 15 condoni fiscali (una sanatoria fiscale ogni 2 anni): questi garantiscono l’anonimato all’evasore il quale, quindi, non può essere monitorato dopo il condono in quanto i dati sono riservati al ministro dell’economia. Dal 1973 al 2003 sono rientrati allo stato per mezzo dei condoni solo 23 miliardi di euro che rapportati ai 120 miliardi di euro evasi all’anno sono solo briciole. Si può quindi definire il nostro governo difensore della gente onesta e rigoroso contro gli evasori?

 

Ultimo aggiornamento Martedì 15 Febbraio 2011 10:05
 
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