Onde andare a bramar speme,
onde dovere star e gemer
così dissipato, così legato
da funesto destino, che colpito
da risa altrui mi torni in mente
E a frugar nei miei pensieri
a velar ciò che vuol spuntare:
occhio piangi, labbro ridi
e fuori specchio, e dentro pozzo.
In mente torni ora.
Delle risa il gusto non si avverte
perché non insigne è il riso
già che giace su acre vista,
per cui il fato è vorace
e pesante l' odore.
Onde andare a bramar speme
così dissipato, così legato
dagli esili fili che legano il mondo,
per cui ho la vittoria
da cui sono assolto. |