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SOS rifiuti PDF Stampa E-mail
Scritto da Riccardo Cino   
Venerdì 28 Maggio 2010 08:55

L’emergenza rifiuti in questi ultimi anni a Palermo è stata davvero insostenibile ma proprio in questi ultimi giorni l’Amia è stata riconosciuta in stato di insolvenza ovvero incapace di pagare i propri debiti e coprire un buco stimato di centinaia di milioni di euro durante il governo Cammarata. rifiuti.jpgPer tali ragioni la riparazione dei mezzi di raccolta è impedita fino all’insediamento di tre commissari individuati dal ministero per lo Sviluppo economico che dovranno monitorare i conti dell'azienda e studiare un eventuale piano di risanamento presentando in sei mesi una relazione sulla situazione dell'Amia, l’azienda che si occupa dello smaltimento dei rifiuti nella nostra città. Questa decisione è stata recentemente presa dal Tribunale fallimentare di Palermo accogliendo la richiesta della Procura di Palermo; a tal proposito la deputata palermitana del Pd Alessandra Siragusa spera che con tale richiesta si possa “far luce sulla scellerata  gestione di questi anni” e si augura che l’Amia possa essere rilanciata “per il bene della città e dei suoi cittadini” aggiungendo inoltre che “Il sindaco Cammarata farebbe bene a prendere atto che la decisione del Tribunale svela le menzogne che ha continuato a raccontare e a dimettersi immediatamente: lui, la sua amministrazione di centrodestra, i partiti della maggioranza che lo sostiene sono complici del dissesto finanziario dell'azienda''. I rifiuti infatti si rivelano spesso una montagna d’oro per gli appaltatori che talvolta sono legati ad attività illecite come quella dell’ecomafia la quale si serve di imprese private, amministratori locali e organi di controllo corrotti al proprio servizio. A tal riguardo i reati possono avvenire sia durante il trasporto dei rifiuti sia durante lo smaltimento difatti vi sono molti casi in cui le aziende abbandonano i rifiuti in discariche abusive e trattano in maniera inadeguata rifiuti speciali con ripercussioni gravissime sull’ambiente ma anche sull’uomo. Per quanto riguarda la nostra città il cumulo di rifiuti si fa sempre più grande ed infatti nella zona di Brancaccio dove negli ultimi giorni di febbraio la raccolta è stata del 40% inferiore rispetto alla media sono rimasti per strada 400 tonnellate di rifiuti e non sono rari i casi di incendio di rifiuti, cestini o addirittura di cassonetti. Per fronteggiare la situazione sono stati provvisoriamente potenziati i turni di raccolta sperando che la situazione non diventi una vera e propria emergenza. Nonostante ciò si dà il via al progetto “Palermo differenzia 2010”: il programma parte da quindicimila abitanti e 750 utenze commerciali locate soprattutto in zona Politeama e via Libertà e si propone di raggiungere in un paio d’anni la soglia del 65% di differenziata per quanto riguarda scarti alimentari o organici, carta e cartone, plastica e metalli. Non vi è però nessun piano di educazione verso scuole che a mio parere sarebbe molto utile per sensibilizzare i più giovani verso la raccolta differenziata in una città che ha la percentuale di riciclaggio tra le più basse d’Italia e aggiungerei una tra le più inadeguate e inefficienti amministrazioni per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti.


Riccardo Cino IV E
 
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Ultimo aggiornamento Martedì 13 Luglio 2010 14:10
 
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