Premessa Stampa

Vi proponiamo alcuni momenti della recente traduzione siciliana dell’Iliade di Gaetano Incorvaia, ispirata alle sue letture in classe del poema omerico. Più che di una traduzione, ci avverte l’autore, si tratta di un libero rifacimento in ottave siciliane, che tiene sempre conto del testo originale greco, ma si ispira alla tradizione siciliana dei cantastorie, recuperando per questa strada il carattere aurale del poema. Il lettore non si meravigli perciò se il “traduttore” si è concesso aggiunte e omissioni di episodi secondari: il testo originale non è stato seguito pedissequamente ma secondo l’ispirazione del cantastorie. L’opera è divisa in quadri, unità narrative, che come nei cartelloni dei cuntastorie siciliani, potrebbero avvalersi di una immagine esplicativa. Ci sono tra di voi artisti che vogliono cimentarsi?

Ultimo aggiornamento Mercoledì 27 Gennaio 2010 20:21