E tu di che scarpa sei? Stampa
Scritto da Simona Infantolino   
Martedì 22 Dicembre 2009 17:41

Guardo un po’ in giro, per le strade, per le scuole, e noto una miriade di ragazzi che si muovono, in gruppo, da soli, chiacchierando, ascoltando musica, parlando al telefono o solo semplicemente pensando; li osservo attentamente, osservo i loro modi di fare, di muoversi, di parlare, tipici di una generazione che tende a seguire alcuni schemi già prestabiliti, a cui più o meno si adattano tutti, lasciandosi alle volte trascinare dal gruppo.

Christian Loubo...
Christian Louboutin
Hogan Interacti...
Hogan Interactive
Bellerine Tods
Bellerine Tods
Un elemento caratteristico di questi gruppi di giovani è la scarpa. Alta, comoda, alla moda, bassa, costosa, scomoda, fuori moda, slacciata, distrutta, nuova; una semplice scarpa che viene utilizzata come elemento di riconoscimento del gruppo, come simbolo di uno stile di vita. Possiamo trovare la tipologia di ragazzo da “Hogan”, inizialmente scarpa da cosiddetto “figlio di papà”, che però adesso è diventata una delle scarpe più commerciali a cui aspira metà della popolazione giovanile palermitana; poi abbiamo l’Etnies e Converse dipendente, colui che non si definisce appartenente ad un gruppo e disprezza l’omologazione, che porta avanti fiero il suo stile che, in realtà, è diventato lo stile di mille altre persone; poi ci sono i classici tipi che passano inosservati, con i volti privi di espressione, quelli che indossano scarpe anonime e preferiscono avere pochi rapporti interpersonali. Perché in fondo, una scarpa, è un accessorio che ci rappresenta, siamo noi a scegliere quale comprare e quale indossare, quindi esprime, in parte, cosa siamo, come pensiamo e che gusti abbiamo, un timbro che lascia una nostra firma ad ogni passo. Infine, ci sono quelli che nell’armadio hanno tutte le tipologie di scarpe esistenti sulla terra, e forse anche qualche paio ancora non inventati, i fanatici di questi accessori, quelli che li collezionano, e non sono mai soddisfatti, e vorrebbero comprarne ancora e ancora, quelli che “una scarpa tira l’altra”e in un pomeriggio di compere “folli” tornano con mille buste di sole scarpe. Beh ragazzi, capisco che la vita alla “Sex and the city” è una forte tentazione, a cui io stessa difficilmente riesco a rinunciare, ma, a nome dei vostri genitori, andateci piano perché altrimenti svuotate le carte di credito!

Ultimo aggiornamento Venerdì 29 Gennaio 2010 11:59