Home Libri cinema teatro...
Libri cinema teatro...
Il più grande Fiorello dopo il weekend PDF Stampa E-mail
Scritto da Gabriele Scoma   
Martedì 03 Gennaio 2012 14:23

“#Ilpiùgrandespettacolodopoilweekend” è il nome del varietà televisivo che segna il ritorno su Rai 1, dopo sette anni di assenza, di Rosario Fiorello. Il titolo, ispirato dal singolo di Lorenzo Jovanotti “Il più grande spettacolo dopo il Big Bang”, è stato scelto così per il semplice fatto che il programma è andato in onda, per quattro puntate, di Lunedì, giorno inusuale per i grandi spettacoli d’intrattenimento. Lo showman siciliano, accompagnato ancora una volta da Marco Baldini e dal maestro Enrico Cremonesi, si è dimostrato un degno erede dei maestri del varietà, battendo il record di ascolti della televisione italiana.
Fiorello ha alternato momenti canori ad imitazioni e divertenti gag, come quella del vampiro Edward Cullen o come la parodia di X Factor, portando così il sorriso sui volti di tanti italiani che, in questo momento di crisi, hanno il morale sotto le scarpe. Egli si è spesso rivolto ai giovani, chiamandoli, in dialetto romano, pischelli, attraverso esilaranti monologhi nei quali racconta le proprie avventure da padre di un’adolescente.
Il programma è andato in onda dal palco dello Studio 5 di Cinecittà, che fu anche del grande Federico Fellini. Nelle quattro puntate si sono susseguiti importanti ospiti, sia nazionali che internazionali, come Giorgia, Michael Bublè, i Coldplay, Biagio Antonacci, Elisa, Beppe Fiorello, Lorenzo Jovanotti, Pippo Baudo e soprattutto Roberto Benigni.
La quarta ed ultima puntata è stata la più seguita (più di tredici milioni di telespettatori) e il picco massimo di ascolti è stato raggiunto proprio quando il comico toscano si è esibito sul palco con un monologo incentrato “tanto per cambiare” su Silvio Berlusconi. Infatti come lui stesso ha detto l’ex premier è sempre al centro dei suoi pensieri: «Non parla più nessuno del nostro Berlusconi. Silvio, ti voglio bene. Io ti sarò sempre fedele, nei secoli, come i carabinieri. Io e i carabinieri ti saremo sempre vicini». Successivamente il premio Oscar torna ad intonare “L’inno del corpo sciolto” scritta trent’anni e allora censurata. Chiude il proprio intervento, creando un’atmosfera fortemente emotiva, ricordando agli italiani che «Questo mondo non l’abbiamo in eredità dai nostri padri, ma in prestito dai nostri figli». Infine cita Pertini «I giovani non hanno bisogno di sermoni, ma di esempi» e ricorda il fumettista Andrea Pazienza, che disse: «Non bisogna mai tornare indietro, nemmeno per prendere la rincorsa».
Nonostante il successo del programma non sono mancate le polemiche legate al discorso fatto da Fiorello nell’ultima puntata, riguardo al preservativo, chiamato ironicamente “Salvavita pischelli”. Il comico ha infatti ironizzato sulla scelta della Rai di vietare l’uso della parola preservativo durante la giornata dedicata alla lotta all’AIDS, facendo così infuriare la stampa cattolica. Questo però non ha condizionato il giudizio positivo sui contenuti e sulla realizzazione dello show, che in effetti ne hanno fatto “#Ilpiùgrandespettacolodopoilweekend”.

 
“Il cecchino e la bambina – Emozioni e ricordi di un inviato di guerra” PDF Stampa E-mail
Scritto da VIto Spedito   
Martedì 17 Maggio 2011 07:33

Nel suo libro Franco Di Mare, inviato di guerra in numerosi territori come l'Afghanistan, l’Iraq, il Kosovo, racconta un’esperienza vissuta in prima persona. Invita a riflettere su cosa comporti la guerra: miseria, sofferenza e pazzia.
«La paura ti fa scappare, il panico ti immobilizza» ci ha riferito durante la conferenza svolta nel nostro Istituto.
Si chiede più volte come un soldato possa uccidere un bambino; per i cecchini è solamente un bersaglio. Nient'altro. Questo è paradossale. Lui è un esempio vivente di ciò che succede al di fuori del nostro paese e al di fuori di qualsiasi immaginazione.

Un’esperienza del genere porta con sé  problematiche impensabili: più volte l’autore insiste sui suoi “tic” come controllare continuamente le provviste in frigorifero o verificare la presenza di acqua calda.
Un trauma. Una persona schizofrenica.

Ultimo aggiornamento Martedì 17 Maggio 2011 08:30
Leggi tutto...
 
L'amore non ha religione PDF Stampa E-mail
Scritto da Salvatore Curto   
Venerdì 18 Marzo 2011 11:47

A inizio gennaio 2011 è uscito nei cinema italiani il secondo film di Checco Zalone intitolato “Che bella giornata”. Nel film, dopo un inizio poco incoraggiante Checco riesce a trovare un impiego a lui gradevole. Il famoso comico italiano, il cui vero nome è Luca Medici, veste i panni di un addetto alla sicurezza del Duomo di Milano, grazie a una raccomandazione dell’arcivescovo. Data la sua inesperienza e il suo errato approccio deve cambiare sempre postazione e così finisce a supervisionare la Madonnina in cima al Duomo. Qui incontra Farah, una ragazza araba, che si finge studentessa di architettura.

Ultimo aggiornamento Sabato 26 Marzo 2011 12:03
Leggi tutto...
 
Recensione "Qualunquemente" PDF Stampa E-mail
Scritto da Gabriele Scoma   
Venerdì 18 Marzo 2011 11:35

“Le tasse sono come la droga, se le paghi una volta finisce che ti prende la voglia”, così la pensa l’ignorante, depravato e incivile imprenditore calabrese Cetto La Qualunque, personaggio creato d’Antonio Albanese nel 2003, che ha debuttato quest anno sul grande schermo con il film “Qualunquemente”, diretto da Giulio Manfredonia.
Cetto, dopo anni di latitanza all’estero per sfuggire al fisco, torna nella sua cittadina di Marina di sopra, accompagnato da una nuova famiglia, che include la compagna “Cosa” e la figlia di cui non ricorda il nome. Una volta accolto dalla moglie Carmen, dal figlio Melo e dai vecchi amici, viene a conoscenza di una minaccia che incombe su di lui e tutti i suoi loschi affari:

Ultimo aggiornamento Sabato 26 Marzo 2011 12:06
Leggi tutto...
 
La porta della vita PDF Stampa E-mail
Scritto da Lucchese Marta   
Martedì 01 Febbraio 2011 08:57

“La porta della vita” non solo uno spettacolo ma la vita reale.Trascorriamo ogni giorno come se tutto quello che ci è dato fosse scontato come se andare a scuola, lavorare fosse dovuto! Non ci rendiamo conto che non molto lontano da noi c’è qualcuno che lotta anche per un solo pezzo di pane, per una vita migliore che non significa, come per noi, avere tutto ma semplicemente quello che basta per vivere! A noi sembra impossibile pensare di lasciare tutto quello che abbiamo per cambiare vita, il benessere non ci basta mai, non pensiamo che quanto possediamo, anche solo il fatto di rimanere in vita sia una fortuna, un dono prezioso da dover conservare come oro.

Ultimo aggiornamento Martedì 08 Febbraio 2011 09:39
Leggi tutto...
 
«InizioPrec.12345Succ.Fine»

Pagina 1 di 5
Copyright © 2024 Spazio Libero. Tutti i diritti riservati.
Joomla! è un software libero rilasciato sotto licenza GNU/GPL.