Home Storia, Politica, Società
Storia, politica, società
Geni e non geni? Una distinzione inutile e dannosa!! PDF Stampa E-mail
Scritto da Pietro Ciravolo   
Martedì 03 Maggio 2011 08:04

Definizione di conoscenza.            

La conoscenza, può essere sintetizzata, come l’insieme di quei saperi e di quelle competenze, in diversi ambiti (artistico, scientifico, socio-culturale, politico ecc.), che si acquisiscono grazie allo studio della realtà secondo questi punti di vista. Ma queste competenze, non sono altro se non risultati positivi ottenuti quando, postosi un problema, se ne è riuscita a trovare una soluzione efficace, mediante invenzioni e creazioni di tipo materiale, o anche di tipo puramente intellettuale.  

Importanza dell’ambiente socio-culturale-politico.   

Spesso si ci chiede: << siamo tutti capaci di concepire grandi idee, e di risolvere problemi, apparentemente difficilissimi? >>. Personalmente credo che tutti siamo capaci, grazie alle più svariate potenzialità di ognuno, di trovare significative soluzioni ai più svariati di questi problemi, purché si creino le condizioni adatte, da un punto di vista sociale, culturale, ma anche politico, affinché queste capacità possano emergere e proliferare.         

Ultimo aggiornamento Martedì 17 Maggio 2011 07:31
Leggi tutto...
 
Geni e non geni? Una distinzione inutile e dannosa! PDF Stampa E-mail
Scritto da Riccardo Guercio   
Martedì 03 Maggio 2011 08:02

Definizione di conoscenza.                                                                                                                                                           

La conoscenza, può essere sintetizzata, come l’insieme di quei saperi e di quelle competenze, in diversi ambiti (artistico, scientifico, socio-culturale, politico ecc.), che si acquisiscono grazie allo studio e all’analisi della realtà osservata da quei diversi punti di vista. Ma queste competenze, non sono altro se non risultati positivi ottenuti quando, postosi un problema, se ne è riuscita a trovare una soluzione efficace, mediante invenzioni e creazioni di tipo materiale, o anche di tipo puramente intellettuale.                  

                             
L’importanza dell’ambiente socio-culturale-politico.      

Spesso si ci chiede: <<Siamo tutti capaci di concepire grandi idee, e di risolvere problemi, apparentemente difficilissimi? >>. Personalmente credo che tutti siamo capaci, grazie alle più svariate potenzialità di ognuno, di trovare significative soluzioni ai più svariati di questi problemi, purché si creino le condizioni adatte, da un punto di vista sociale, culturale, ma anche politico, affinché queste capacità possano emergere e proliferare.

Per fortuna o per sfortuna, di problemi da risolvere non ne mancano mai, e già nel paleolitico, i nostri primitivi antenati, mettevano in campo doti, acquisivano conoscenze, che si trasformavano in competenze che usavano per risolvere difficoltà.

Non si può mettere in discussione il fatto che la creatività va sostenuta: occorre che ci sia un piano politico che riconosca l’importanza di mettere al primo posto l’istruzione, la scuola, le università, quali organizzazioni che favoriscono lo scambio e la proliferazione di idee. Il Parlamento Europeo e il Consiglio, resisi conto di questa necessità, hanno avanzato nel 2009 infatti, una “Proposta relativa all’anno europeo della creatività e dell’innovazione”, che mette queste organizzazioni, al centro della questione

La terrificante idea moderna comune. 

Purtroppo, l’idea che siano molti coloro che, sollecitati, possano diventare grandi scienziati, artisti, scrittori, filosofi, storici o anche statisti, non è molto comune, perché si tende a distinguere le grandi personalità, dalla gente normale. Si è portati quindi a considerare strano e trasgressivo, chi riesce (o è già riuscito in passato), a usare le proprie doti al servizio dell’umanità. Come dice lo scrittore A. Testa, bisogna restituire alla parola creatività, il significato originale, che la vede come capacità di risolvere un problema. Chi, al contrario sostiene un’obsoleta classificazione in individui geniali, ed individui comuni, è semplicemente influenzato da una situazione sociale, che vede errate politiche in campo scolastico, le quali rendono sempre più difficile l’acquisizione di quel bagaglio di saperi, necessario e fondamentale per acquisire le rispettive competenze. La recente riforma Gelmini, in Italia, ne è un esempio. I

Ma non è soltanto un problema di politica scolatica. Si pensi alle nuove mode, che mirano alla ricerca del puro divertimento e del piacere, e tendono a classificare lo studio, come una perdita di tempo. La crisi mondiale che stiamo affrontando, e soprattutto il suo aspetto economico, sono però un allarme che ci costringe a svegliarci dal torpore, e ci ricorda che ognuno di noi , e non solo chi è considerato “genio”, deve mettersi in campo.         

 
L’aiuto della storia.       

La necessità di un ambiente culturale e sociale che favorisca lo sviluppo di idee, ci perviene, sotto forma di insegnamento storico, dal Rinascimento. Basta pensare a Lorenzo de Medici, che già secoli fa, aveva capito (come lo avevano capito anche altri mecenati), l’importanza di favorire lo sviluppo delle arti e della creatività. Inoltre, ad esempio, come avrebbe potuto affermarsi la prospettiva e la tecnica della struttura autoportante della fabbricazione di una cupola, inventate entrambe da Filippo Brunelleschi, se i grandi mecenati fiorentini e le associazioni, quali in questo caso “L’arte dei Mercanti”, non gli e lo avessero permesso, commissionandogli opere artistiche? Stessa cosa vale per quasi tutti coloro che noi definiamo personalità speciali. Per questo, non si può affermare e credere che solo queste personalità, possano partorire creazioni che portino soluzioni nuove. Questo è falso, ma se si ci convince erroneamente di questa idea, si corre il rischio di farla diventare vera. Bisognerebbe quindi sensibilizzare le autorità politiche, e gli enti opportuni, perché capiscano l’importanza di mettere i giovani, in condizione di usare il proprio potenziale al 100 %, così che tante utili idee, non si disperdano, ma entrino a far parte del bagaglio culturale mondiale.

Ultimo aggiornamento Sabato 11 Febbraio 2012 09:19
 
"Galassia internet: una nuova realtà, virtuale" PDF Stampa E-mail
Scritto da Anna Vinci   
Martedì 19 Aprile 2011 08:52

 “Galassia Internet” ecco dove ci troviamo e dove ogni giorno viviamo secondo Manuel Castells.
Ognuno di noi infatti ha creato, nell'era moderna, un vero e proprio alter ego di sé capace quasi di condurre una vita propria all'interno dei vari social network.
Difficile tirarsi indietro dalla civiltà tecnologica poiché è l' unico modo di far parte della società in quest'epoca, la società in rete.
Il Professor De Kerckhove durante un suo intervento a un prestigioso convegno Internazionale circa i nuovi Media e la nuova informazione sostiene che: “siamo in uno stato di connessione permanente e questo è terribilmente interessante e affascinante”. Ponendo particolare attenzione ad ogni singola parola che compone la riflessione dello studioso è facile non farsi “scappare” quel “terribilmente” posto prima dei due aggettivi “interessante” e “affascinante”. Ecco infatti che far parte di una comunità virtuale ha si degli aspetti positivi ma crea una sorta di paura: il pericolo di rimanere schiavi, di dover dipendere dalla tecnologia, e che questa possa controllare l'uomo e la sua creatività.
E quali sono dunque questi aspetti positivi?

Ultimo aggiornamento Martedì 03 Maggio 2011 08:19
Leggi tutto...
 
La rivolta Egiziana PDF Stampa E-mail
Scritto da Walter Palermo   
Sabato 26 Marzo 2011 11:42

 

Le sommosse popolari in Egitto del 2011, anche note con il nome di rivolta egiziana del 2011 o rivoluzione del Nilo, rappresentano un vasto movimento di protesta che ha visto il succedersi di episodi di disobbedienza civile, atti di contestazione e insurrezioni, susseguitisi in Egitto a partire dal 25 gennaio.Il moto di protesta popolare egiziano, nato nel desiderio di rinnovamento politico e sociale contro il trentennale regime del presidente Hosni Mubarak, si è inizialmente manifestato con mezzi pacifici,ma ha poi conosciuto sviluppi violenti, sfociando in aspri scontri che hanno provocato numerose vittime tra manifestanti, poliziotti e militari.

Ultimo aggiornamento Sabato 26 Marzo 2011 11:50
Leggi tutto...
 
Se non ora quando? PDF Stampa E-mail
Scritto da Dario Conti   
Venerdì 18 Marzo 2011 11:57

Domenica 13 Febbraio 2011 le donne di tutta Italia, all’appello di “Se non ora quando?”, si sono date appuntamento in piazza per dire no ad una cultura che nega la dignità della donna e per chiedere le dimissioni di Berlusconi, alla luce degli ultimi fatti di cronaca riguardanti i festini nella villa del premier ad Arcore.
I numeri della mobilitazione hanno superato di molto le aspettative: grazie anche a una grande pubblicizzazione attraverso Internet, si sono registrate manifestazioni in più di 230 piazze italiane, tra cui Milano, Roma, Firenze, Napoli e Palermo, per un totale di più di un milione di “indignati”, donne ma anche uomini, famiglie e tanti giovani, senza alcun simbolo politico, ma uniti da un comune desiderio: affermare e portare avanti il vero valore della donna, contro la mercificazione del corpo femminile, contro i falsi ideali proposti dall’era del consumismo, rivendicando un nuovo ruolo per la donna, al di là di ogni stereotipo.

Ultimo aggiornamento Sabato 26 Marzo 2011 11:50
Leggi tutto...
 
«InizioPrec.12345Succ.Fine»

Pagina 1 di 5
Copyright © 2024 Spazio Libero. Tutti i diritti riservati.
Joomla! è un software libero rilasciato sotto licenza GNU/GPL.