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Proposta teatro Atlante 2016/17

Oggetto: Proposta di incontri teatrali per le scuole medie superiori

Anche quest'anno, l'Associazione Teatro Atlante propone una serie di spettacoli e incontri teatrali:

 

Straziante bellezza del creato: Omaggio a Pasolini per parole e musica

lezione-spettacolo sulla figura umana e artistica di Pier Paolo Pasolini

novembre 2016 – aprile 2017

 

Pietà per i Giusti (da A. Camus- NUOVA PRODUZIONE)

tre terroristi si interrogano sul senso della violenza come strumento di Liberazione e Rivoluzione

fine gennaio- febbraio 2017 (disponibile anche a febbraio)

Deserto d'Acqua ( NUOVA PRODUZIONE)

Spettacolo sul tema della migrazione e dell'accoglienza degli stranieri, liberamente ispirato a “Il deserto dei tartari” di Dino Buzzati e a notizie di cronaca

marzo  2017

 

Onora la Madre: 

racconta la condizione della donna nei contesti patriarcali e mafiosi, attraverso un' analogia con la figura della regina Gertrude, madre di Amleto.

DATE DA CONCORDARE CON LA SCUOLA

Dopo ogni spettacolo è previsto un incontro-dibattito con gli studenti sui temi proposti

Contributo: 4 € a persona

Gli spettacoli possono essere rappresentati nella sede del Teatro Atlante (Via Aragona 25) per un numero compreso fra i 40 e i 50 alunni.

Per numeri superiori ai 150 alunni sarà possibile organizzare lo spettacolo presso i locali della scuola (service audio-luci fornito da noi) oppure in altra sede da stabilire.

 

 

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI:

333 6273406

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Pietà per i Giusti

(Da: “I Giusti” di A. Camus)

Con: Domenico Mereu, Federica Castelli, Chiara Zaffiro

Regia: Preziosa Salatino

Produzione: Teatro Atlante

Yanek, Dora e Stepan sono tre terroristi del Gruppo d'Assalto Rivoluzionario. Il loro obiettivo è spodestare il tiranno e restituire la libertà al popolo oppresso. Hanno messo le loro vite al servizio dell'Idea. Sognano un mondo migliore, fatto di libertà, giustizia, eguaglianza sociale. Ma per raggiungere il loro scopo hanno un solo strumento: la bomba.

Negli appassionanti dialoghi fra i tre personaggi, emergono progressivamente tutte le contraddizioni che intercorrono fra Idea e Azione, il rapporto fra il mezzo e il fine, e le domande sul senso della vita e della morte con cui l'esistenzialista Camus interroga lo spettatore senza fornirgli una risposta univoca.

Un testo di scottante attualità, poco conosciuto e poco rappresentato, portato in scena con entusiasmo e passione da tre attori giovanissimi, desiderosi di confrontarsi con altri studenti.

Periodo: fine gennaio-febbraio 2017

ONORA LA MADRE

Regia: Emilio Ajovalasit

Di e con: Preziosa Salatino

Calpestarono le mie vesti come lupi sulla neve

di rosso macchiarono il mio letto di sposa...

Annina è una donna del Sud, una donna come tante, vittime spesso inconsapevoli di condizionamenti sociali violenti, di intrighi, di un sistema patriarcale tutt’altro che superato.

Donne che spesso soltanto nell’essere madri riescono a trovare una forma di riscatto.

Annina parla coi morti, la sua casa si popola di ombre. Racconta la sua storia al figlio, dopo una furiosa lite. Come in un delirio febbrile personaggi e avvenimenti prendono forma ai suoi occhi, oggetti d’uso quotidiano si fanno veicolo di ricordi, il suo corpo incarna gli eventi e la sua voce li intona. Ma l’apparente “realismo” dello spettacolo rivela presto la sua ambiguità. Al racconto di Annina fanno fugacemente eco parole e frasi della regina Gertrude, madre di Amleto. Molte le analogie fra le due donne, entrambe al centro di giochi di potere gestiti da uomini, e impegnate in un difficile rapporto con i giovani figli.

Finzione e realtà si fondono. Le due storie si fanno specchio l’una dell’altra. La figura di Annina diventa più sfumata. Dal suo racconto emergono progressivamente contraddizioni e ambiguità. Qualcosa inizia a vacillare. In un sistema culturale nel quale i condizionamenti sociali hanno una forza capace di sovvertire persino i legami famigliari, il confine fra i vivi e i morti può essere più labile di quanto appaia…

Alcuni riferimenti bibliografici :

Anna Puglisi: Donne, Mafia e Antimafia

Michela Buscemi: Nonostante la paura

Giusy Vitale: Ero cosa loro

La poesia Fiore di Campo - qui mutata in canto-  è di Peppino Impastato.

Disponibile in qualunque periodo dell'anno

 

DESERTO D'ACQUA

Di: Emilio Ajovalasit

Con: Emilio Ajovalasit, Aurelia Alonge Profeta, Preziosa Salatino



"Ho visto viaggi interrotti,
piedi senza cammino,
occhi rimasti indietro."

Il progetto dello spettacolo nasce dalla necessità di indagare il tema delle migrazioni da un punto di vista inusuale: quello di chi oggi sta da questa parte del mare, la nostra.

In un luogo e un tempo indefinito, i personaggi che appaiono sulla scena vestono davanti agli occhi dello spettatore i loro panni. Forse guardie di confine, forse altro, con una divisa addosso aspettano davanti al mare: una frontiera d’acqua sempre deserta. Eppure capita a volte che qualcuno attraverso l’acqua arrivi. L’Altro, colui che arriverà dal confine imperscrutabile, potrebbe essere chiunque.
Così dalle parole e dalle azioni dei protagonisti emergono, frammentate, le storie di chi è già arrivato e quelle di chi non arriverà mai.

“Deserto d’Acqua” vuole parlare di storie reali senza essere cronaca, con la convinzione che il tema dell’accoglienza del diverso non riguarda semplicemente un fenomeno transitorio, ma interroga qualcosa di più profondo che coinvolge la stessa natura umana.
Quella che viene raccontata è una storia ispirata al romanzo di Buzzati “Il deserto dei Tartari”, dove l’attesa del nemico in un luogo di frontiera diventa specchio di un’intera esistenza. Lo spettacolo racconta anche un viaggio, non solo quello che compiono gli stranieri per attraversare il confine ma anche quello dei tre personaggi che li attendono, indagando in questo modo la particolare condizione di quegli uomini che si trovano- per ruolo, scelta o necessità- ad accogliere altri uomini.


Nota: La necessità di questo spettacolo è nata anche dalle conversasioni fatte con Abdhul Fatha Muhammad, dalla testimonianza del suo drammatico viaggio dall’Africa all’Italia e dai racconti sul suo lavoro di mediatore culturale a Lampedusa.

Disponibilità: Marzo 2017

Straziante bellezza del Creato- Omaggio a Pasolini per parole e musica

 

a cura di Preziosa Salatino

 con  Dario Frasca e Preziosa Salatino

 

Attraverso frammenti video di interviste, letture accompagnate da musica dal vivo, recitazione di alcune poesie e articoli di giornale, si lascerà emergere il messaggio poetico e civile di Pier Paolo Pasolini: artista poco conosciuto fra i giovani, se non attraverso facili pregiudizi e stereotipi.

 La lezione sarà un pretesto per avviare con gli studenti una discussione sulle tematiche a lui più care, e che possono essere di grande attualità e interesse per i giovani: il valore della poesia civile, la libertà di pensiero, la resistenza contro ogni forma di omologazione, il rispetto delle differenze, l'attenzione privilegiata verso “gli ultimi”.
L'attrice in scena compie un singolare percorso narrativo, annodando alla voce di Pasolini -poeta conosciuto e amato fin da giovanissima età- il filo della propria autobiografia. 

 Disponibilità: novembre 2016-aprile 2017